Per la qual cagione il popolo di Vignone correrebbe alle armi e ucciderebbe il Papa con tutti i cardinali, e poi fatto sarebbe un Papa italico, il quale rinnoverebbe la corte di Vignone e ridurrebbela a Roma.
Il quale Papa manderà per voi, imperatore, e per me, i quali dobbiamo essere una cosa col detto Papa, il quale coronerà voi con la corona d'oro del reame di Sicilia, di Calabria e Puglia, e me coronerà di argento facendomi Re di Roma e di tutta Italia.
Quegli arcivescovi udendo quelle parole partironsi, dicendo che colui era uno stolto eretico. E fecero che il tribuno scrivesse tutto quello che aveva detto
. Ora i documenti di Pelzel mostrano esattissimo il Polistore.
20 "Voi, che avete veduti i re ai vostri piedi, ora siete servi. Di chi? Di nobili venuti signori, scozzoni delle valli del Reno e dei Rodano; non ricchi se non perchè vi rubano. Discordi l'uno all'altro, in ciò solo s'accordano di derubarvi. E voi avete avuto i due Bruti! Il nuovo tribuno raccoglie le glorie dei due Bruti" (Rerum. famil. Epist.).
21 E nel novembre, 29, quando cominciò a sentire la novella delle sue follie, gli scrive: "Ti bisogna piantare solido il piede, e star fermo, e non offrire spettacolo ridevole ai nemici, lamentevole agli amici" (Familiari, VII, 7).
Al 25 novembre gli aveva scritto:? "È più facile discendere che montare; non credo a quanto si dice di te; ricordati che sei ministro e non padrone della Republica. Ricordati chi fosti, d'onde venisti, e se non ti preoccupi della tua fama, preoccupati almeno della mia!
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