Biondi e neri. - Volendo vedere le proporzioni dei rei francesi biondi e neri (Topinard) abbiamo trovato che gli assassini nei dipartimenti con prevalenti capelli neri diedero 12,6% colla Corsica; 9,2% senza la Corsica; mentre i biondi danno una cifra notevolmente inferiore, 6,3%.
Però i neri abbondano in modo speciale nei paesi caldi - Vandea, Hérault, Var, Gers, Lande, Corsica, Bocche del Reno, Basse Alpi, Gironda ecc. Per cui l'influenza del clima non è esclusa. - E altrettanto dicasi dei biondi più frequenti di tutti (meno in Vaucluse) dove predomina il clima nordico: Pas de Calais, Nord, Ardenne, Manica, Eure et Loire, e che perciò tendono ad avere un minore numero di delitti di sangue.
In Italia la proporzione del tipo biondo in tutta l'Italia meridionale e insulare è inferiore alla media del regno (V. Livi,Archivio d'antrop., 1894), salvo in Benevento dove tocca la media, e nelle Puglie, Napoli, Campania, Trapani e parte orientale di Sicilia dove è inferiore di pochissimo. Ora in tutta l'Italia meridionale i delitti di sangue sono superiori alla media; e nella provincia di Benevento dànno una cifra che pur essendo forte, 27,1%, è però inferiore alle provincie vicine; e così dicasi delle Puglie e della parte orientale della Sicilia, Siracusa, Catania, che presenta una cifra meno intensa di criminalità (Siracusa 15, Catania 26, Lecce 10).
Qui il biondo è in rapporto diretto colla razza Longobarda (Benevento) e Greca (Sicilia), e dà una minore criminalità.
Nessun rapporto trovo però coll'oasi bionda di Perugia, e nè coll'oasi bruna di Forlì, nell'Italia centrale.
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