E come i criminali, e come i Paria (vedi vol. 1) da cui derivano, essi hanno una letteratura popolare criminale che vanta il delitto, come nel dialogo seguente fra padre e figlio (Colocci, o. c.).
Padre - "Olà, mio Basilio, se tu divieni grande, per la croce di tuo padre! devi rubare."
Figlio - "E poi, padre, se sono scoperto?"
Padre - "Allora raccomandati alla pianta dei piedi, gioia di tuo padre."
Figlio - "Al diavolo la tua croce, padre! Non m'insegni bene."
E nelle seguenti poesie:
Da che, cavalluccio,
Non rubi più,
Non bevi più acquavite;
Sì, finché tu rubaviGrazioso cavalluccio,
Buona acquavite bevevi,
E all'ombra sedevi.
La tua perdita è certa (Zingari rumeni).
I ragazzi zingari montanariCome piccoli cani
Quando veggono uno zingaro (di pianura)
Lo spogliano (Zingari slavi).
Simili argomenti danno tema a brevi narrazioni in versi, soprattuttofra gli zingari inglesi e spagnuoli. Per esempio:
Due giovani zingari furono deportati,
Furono deportati al di là dell'Oceano;
Platone per ribellione,
Luigi per aver rubatoLa borsa d'una gran dama.
E, quando giunsero in paese straniero,
Platone fu impiccatoSubito: ma Luigi
Fu preso per marito da una gran dama,
Voi vorreste sapere chi fosse questa gran dama?
Era la dama, cui esso aveva rubato la borsa;
Il giovane aveva un neroEd ammaliatore occhio
Ed essa l'aveva seguito al di là dell'Oceano (gipso).
Un frateStava facendo una predica;
Ed era stato rubato un presciuttoAl macellaio di quel paese;
E quegli sapeva che gli Zingari
Lo avevano derubato.
Il frate esclamò: figliolo!
| |
Paria Colocci Basilio Zingari Zingari Oceano Luigi Oceano Zingari
|