Nulla è l'azione della temperatura sulle ferite, percosse ed altri reati contro le persone, dal 1875 al 1883, mentre invece ad ogni aumento nel prezzo del grano, corrisponde diminuzione nel numero di questi reati, e viceversa.
[vedi tavola01,png]
[vedi figura02.png]Ma lo studio più esauriente sull'influenza sopra le varie specie di reati, in Italia, delle ore di lavoro necessarie per ottenere l'equivalente di 1 kg. di frumento o di pane con che si conglobano i prezzi degli alimenti con le variazioni dei salari ci vien rivelato dall'opera poderosa ed esauriente del Fornasari di Verce (La criminalità e le vicende economiche in Italia, 1895), dalle cui cifre esposte nella Tav. I e riassunte nella Fig. 2, emerge:
1° Tutti i reati contro la proprietà, ad eccezione degli incendi e danni e in parte delle grassazioni, specie con omicidio, seguono parallelamente e con molta fedeltà (quando fattori interferenti troppo potenti non intervengano), la curva delle ore di lavoro necessarie agli operai per procurarsi l'equivalente di un quintale di farina o di pane; i furti aumentano infatti da 137 a 153 durante il periodo 1875-77 coll'aumentare delle ore di lavoro ecc. e diminuirono da 184 a 111 nel periodo 1879-88 col loro diminuire.
Nessuna influenza ne sentono i reati contro il commercio, i falsi, ecc.
Nei reati, invece, contro le persone, pei quali il fattore principale è il vino, i prezzi degli alimenti e le variazioni nei salari agiscono soltanto in via indiretta, nel senso che scemando quelli e crescendo questi, l'operaio viene ad avere una maggior potenzialità di acquisto e di consumo di alcoolici, come vidimo per la Prussia (v. s.). Più particolareggiando troviamo che gli omicidi semplici diminuiscono, salvo nel 1884, parallelamente al costo del pane (ossia colle ore ecc.
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