L'alcool è causa precipua delle riforme per debolezza e per gracilità nelle truppe di Svezia, che si videro salire fin al 32% nel 1867 e calare al 28 nel 1868, dopo le buone leggi sull'alcool; nei dipartimenti francesi, che, per scarsezza di vino, abusan più di alcool, come Finistere, la gracilità dei coscritti da 32 sale a 155 (Lunier).
L'alcool agisce sulla statura. I grandi Wotjak, dopo l'uso della acquavita, son calati al disotto della media. E sotto i nostri occhi le bellissime valligiane di Viù perdettero dell'avvenenza e dell'imponente statura dopochè contrassero l'abitudine dell'acquavite.
Dopo ciò, non è meraviglia se esso abbia avuto un'influenza sulla vita media; sicchè invece d'esser l'acqua della vita, possa ben dirsi l'acqua della morte. I calcoli di Neison dimostrano che i bevitori hanno una mortalità almeno 3,25 maggiore degli astemi(77).
3. Pauperismo. - Tutto questo ci spiega, già in parte, come uno degli effetti più evidenti e fatali dell'alcool sia il pauperismo, ed in parte lo spiega il veder come da un padre alcoolista si dirama una progenie cieca, paralitica, zoppa, impotente, e che di necessità, se ricca, finisce ad impoverire, e, se povera, trova chiusa ogni fonte del lavoro. Peggio accade a coloro cui, direttamente, l'alcool rende paralitici, cirrotici, ciechi.
Vero è, convien subito confessarlo, che negli accrescimenti di salario (quando nel Lancashire crebbe il salario dei minatori da 5 a 8 e 11 lire, le morti per ubbriachezza da 495 salivano a 1304 e 2605; ed i delitti da 1335 a 2878 e 4402) crescono a dismisura gli ubbriachi, e quindi le loro male opere.
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