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      Il dott. Lamson, morfinomane, avvelenò con morfina un suo cognato, senza comprenderne la gravità.
      Nell'astinenza forzata, si hanno insieme alle manie e alle melanconie, una tendenza al suicidio, omicidio, ma sopratutto al furto per procurarsi il veleno (V. Guimbail, o. c.).
      Marandon de Montijel riferisce il caso di un avvocato che vedendosi rifiutata la morfina, in un bastimento, ne rubò con iscasso la provvisione di bordo.
      Una isterica morfinomane, di 28 anni, truffa, dando un falso nome, e compra per un valore di 120 lire di merci in un magazzino, e con imprevidenza strana ritorna nel magazzino pochi giorni dopo riportando una parte degli oggetti rubati dicendo che non le convenivano: aveva venduto tutto, argenteria, libri, per comperarsi morfina, e doveva ancora 1600 lire per questa al farmacista: e quando egli si rifiutò di dargliene altra commise il reato.
      I morfinomani in complesso hanno la perdita del senso morale; tanto più viva quanto maggiore è la dose. Possono avere allucinazione e pazzia ma soprattutto hanno tendenze impulsive. Così uno taglia il capo di un compagno credendo di ferire un porco.
      14. Mais guasto. - Anche il maiz guasto può considerarsi come criminogeno.
     
      Già le osservazioni esperimentali mi avevano mostrato che i polli, i cani, docili e buoni, nutriti a maiz guasto diventavano dopo qualche tempo feroci. Ma già nei miei Studi clinici sulla pellagra (1872) e nel Trattato sulla pellagra (Torino, 1890) ho esposto le storie di rei il cui movente risaliva alla pellagra ossia all'uso del maiz guasto.


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L'uomo delinquente in rapporto all'antropologia alla giurisprudenza ed alla psichiatria
(Cause e rimedi)
di Cesare Lombroso
Fratelli Bocca Editori Torino
1897 pagine 833

   





Montijel Studi Trattato Torino