Media di 20 provincie con ricchezzamassima media minima
secondo il credito medio d'ogni libretto
Reati contro la fede pubblica 54 60 42,5
il buon costume 9,3 13,6 20
Furti 143 158 154
Omicidi 8,7 14,8 29,7
Il numero dei libretti (1ª tabellina) risponde meglio alla condizione della ricchezza che non le cifre del credito totale, sia perchè queste come vidimo per Cagliari sono in parte fittizie, in parte perchè Napoli, Reggio Calabria, Trapani, Porto Maurizio ecc. non hanno casse di risparmio ordinarie, e perchè infine una gran quota ne può provenire - quando non si tratta di casse postali - da uno o da due soli depositanti, con mancanza di una corrispondenza colla reale ricchezza del paese.
Dalla prima delle due tabelle, riescono meglio confermate le stesse leggi sul rapporto tra criminalità e ricchezza che furono già determinate prendendo ad indice della ricchezza le varie tasse ed imposte riunite: ossia: che in Italia, dove c'è una minima previdenza e minimo risparmio calcolato dal minor numero dei libretti per abitante, c'è una massima criminalità di delitti di sangue, di furti e di stupri e minima di truffe: e viceversa dove vi è la ricchezza media e la massima (che danno gli stessi risultati), vi è il massimo di truffe e il minimo d'omicidi, furti e stupri, il che non vuol dire in fondo se non che il paese selvaggio è più incline al delitto che non sia d'astuzia.
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