In Italia abbiamo veduto (v. sopra) che è simultaneo al progredire delle industrie nazionali un aumento nella criminalità in genere, quale ci viene mostrata dal numero dei condannati, unico indice misuratore del movimento della delinquenza che noi possediamo dal 1873 in poi, salvo che ciò non è dovuto alla grande delinquenza: e abbiam veduto che Artena dà il massimo della criminalità in Italia, eppure, nota Sighele, nessuno vi è veramente povero, tutti sono piccoli proprietari ecc.; ma meglio lo dimostra, per la Normandia, lo Joly, anche cronologicamente, che è prova più importante. Nell'Hérault (scrive egli, pag. 112) la frode è in permanenza: i furti, e perfin gli incendi vi aumentarono per le assicurazioni, ed è il dipartimento che ebbe più intenso e rapido commercio: prima di arricchire, nella crisi vinaria, era il 5° nella serie della criminalità; ed ora giunse all'81°. L'Eure, accrescendo in ricchezza da 2 a 11 milioni, aumentava la sua criminalità.
Anche Marsiglia, ricchissima, dà ora un massimo di criminalità.
Nelle vallate d'Ange e di Presle la ricchezza è aumentata, ed aumentata è pure la criminalità e così in Pas de Calais et Nord.
Ciò non toglie che quando ci sia estrema selvatichezza e barbarie come in Corsica, i delitti contro le persone crescano, come nei paesi e negli anni in cui estrema è la povertà aumentano i furti semplici: ma in fondo la ricchezza è causa di delitto quanto e forse più che la povertà.
Spiegazione. - E la causa di tutto ciò è troppo chiara: da una parte la povertà e la mancanza dello stretto necessario spingono a carpire i beni atti alla soddisfazione dei proprii bisogni(146).
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