Però e miseria e ricchezza sono spesso paralizzate dall'azione etnica e climatica.
Ad ogni modo, come dimostrò Fornasari, restano completamente indipendenti dal fattore economico gli incendi e danni, i reati contro la religione e i culti, le diffamazioni e ingiurie, le bancherotte fraudolenti, ed in gran parte le false testimonianze, calunnie, ecc., i reati contro la sicurezza dello stato, i falsi in atti e monete (Fornasari, o. c.)(150).
CAPITOLO X.
Religione.
L'influenza della religione è così complessa, come e più della civiltà e della ricchezza.
E noi abbiam visto criminali religiosissimi (specialmente nella campagna e nei paesi poco civili) e criminali irreligiosi ed atei. Abbiam visto che fra i frequentatori delle chiese, criminali ed onesti quasi si equilibrano nelle proporzioni(151), se spesso i primi non li superano (V. vol. I).
Su 700 esaminati da Ferri uno solo era ateo, uno era indifferente, 7 erano devoti, e trovavano perfino nel sentimento religioso una scusa al loro delitto; uno diceva: È Dio che ci dà questo istinto di rubare; un altro: I delitti non son peccati perchè anche i preti ne commettono, oppure: Ho peccato è vero ma colla confessione il prete mi perdona. I più erano imprevidenti delle pene future come lo erano delle umane. - Così un assassino rispondeva a Ferri che gli aveva chiesto se non temesse il castigo divino... - Mah! Dio non mi ha ancora castigato. - Ma voi andrete all'inferno... - Oh! potrei andarvi, e non andarvi... - E un terzo: Noi lo vedremo se saremo puniti, quando saremo morti.
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