Se contro natura 219 lire e 14 soldi.
Una monaca che avesse fornicato con molti uomini, dentro o fuori del monastero 131 lira, 14 s. e 6 d.
L'adultera viene assolta con lire 87,3. Un laico, per adulterio, solo con 4, però, per adulterio e incesto 10.
Sotto Giovanni XII l'incesto colle sorelle e colla madre costava 40 soldi
(154).
Chi non conosce le massime dei Gesuiti del secolo passato, del Lacroix (1775), p. e., in cui si dichiara che "quantunque la legge naturale vieti la bugia e l'uccisione, tuttavia, in date circostanze, sono permesse" e del Buzenbraun "Colui che è estremamente povero può prendere ciò che gli occorre. Un povero può anche uccidere chi gli impedisca di prendere le somme che gli sono necessarie". E di Maiorca che autorizzava il regicidio.
E del Padre Longuet: "Non si pecca contro giustizia e non si è obbligati a restituire quando si riceve danaro per uccidere o per ferire".
Però due fatti mi paiono sicuri che la civiltà avanzandosi appiani e scancelli tutte le influenze religiose, e che quanto più le religioni sono fresche e in istato nascente, esercitano un potere moralizzatore molto maggiore perchè allora la lettera non invade lo spirito e perchè l'ebbrezza delle nuove idee preoccupa il sentimento e lo distrae dal delitto; e perchè qualunque siane la derivazione, l'organismo allora è più sciolto dai simboli e dalle formole che ne arrugginiscono e irrigidiscono l'attività.
Ciò si notò col Savonarola, coi Valdesi fra noi: e fin i negri degli Stati Uniti quando si convertono al metodismo abbandonano l'ozio, l'infanticidio, sicchè in quei distretti ove avviene la conversione ne aumenta notevolmente la popolazione.
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