Pagina (270/833)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Marro (o. c., p. 350) ne trovò il minimo, a Torino, 1 su 500, fra i cacciatori, ombrellai, preti, studenti, maestri, pescatori.
      Un piccolo numero, 4, fra i litografi, marmorini, carrozzieri, giardinieri, muratori, conciatori (3 omicidi).
      Un numero maggiore, 7, nei sensali, scrittori, tessitori: nei parrucchieri (quasi tutti rei di libidine).
      I muratori, poi, diedero l'11% mentre nella popol. libera il 2,5%
      i panattieri " 6,9" " " 1,6"
      ambedue perchè ricevono paga giorno per giorno e non han bisogno di lungo tirocinio.
      I fabbriferrai diedero l'8,3% nella popolazione libera 2,3%
      calzolai " 7,3% " " 3,2 "
      studenti " 0,33% " " 3,1 "
      Le professioni che s'esercitano in città, che più espongono all'alcoolismo (cuochi, calzolai, osti), che mettono il povero a troppo continuo contatto coi ricchi (camerieri e servitori), o che facilitano i mezzi pei malefici (muratori, ferrai), dànno una quota notevole alla delinquenza, e più alle recidive (cuochi e calzolai, 6-20), il che è illustrato dalla filologia poichè coquin viene da coquus e poi coquinus.
      Le professioni che espongono a minori contatti, come i barcaiuoli ed i contadini, dànno le quote minime della delinquenza, e le minime dei recidivi (barcaiuoli).
      Dopo i professionisti i più inclini ai reati di libidine su bambini furono in Francia i calzolai, al che deve contribuire, oltre l'alcoolismo, l'atteggiamento della persona che eccita gli organi genitali, e infatti i calzolai dànno anche un maximum di venerei (Descuret, o. c.).


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

L'uomo delinquente in rapporto all'antropologia alla giurisprudenza ed alla psichiatria
(Cause e rimedi)
di Cesare Lombroso
Fratelli Bocca Editori Torino
1897 pagine 833

   





Torino Francia Descuret