Nei commercianti abbondano i delitti contro la proprietà.
Ma dove più quest'ultimi spesseggiano è nelle classi liberali, e, quel che è peggio, sonvi in continuo aumento, specialmente nei notai ed avvocati, meno nei proprietari.
Nel 1833-39 in Francia rapportando a 100 la criminalità dei maschi di più di 26 anni contro la proprietà,
la criminalità specifica dei preti ammonta a 10
procuratori " 52
avvocati " 74
notai " 145
uscieri " 162
Joly giustamente nota che la conoscenza della legge, i privilegi, l'istruzione, il benessere dovrebbero assicurare ai professionisti il minimo di criminalità, ma viceversa essi sono corrotti dal successo o da un lavoro parassitario, atto meno a stimolar la professione che a sfruttarla ed egli osserva che i notai:
nel 1881 diedero 18 a 25 condannati
1882
40 "
1884
58 "
1885
75 "
il che mostra una progressione continua nel delitto.
E notai e uscieri darebbero un numero superiore a tutte le proporzioni della stessa età e sesso; 1/10 degli assassini, 1/7 degli omicidi, 1/16 parricidii, 1/8 stupri violenti su fanciulle minori di 15 anni, 1/13 dei delitti contro le persone, 1/16 dei parricidi, 1/18 del totale degli altri delitti sarebbe commesso da gente ricca o di professione civile il cui totale puro non passa il 1/18 della popolazione totale (Fayet, Journ. des écon., 1847); il che prova meglio la dannosa influenza dell'istruzione e prova, anche, quanto poco serva l'intimidazione contro le tentazioni del delinquente; poiché gli avvocati e gli uscieri hanno più degli altri presenti le punizioni, che ai rei infligge la legge (Fayet, op. c.).
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