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      Questi diari pur troppo in una sola città nostra toccano la cifra enorme di 28 mila lettori.
      Il danno loro fu provato ivi pure per uno strano reato. Si trovò, mentre era assente il padrone R..., scassinato il suo banco; si sospetta e si arresta un agente; e nella sua casa si trova la somma mancante, che egli confessa dubito, piangendo, aver sottratto, ma senza nessuna prava intenzione: egli poteva, infatti, fruire di somme anche maggiori col consenso del padrone, in lui fiduciosissimo, e senza scassinare alcun armadio; nè venne a quel passo che per porre in pratica un colpo letto il giorno prima in un di quei sciagurati diarii. Il padrone dichiarò credere verissima questa scusa, sapendonelo lettore infervorato e difatti lo riprese appena fu assolto. - Un altro esempio offerse Grimal; nel 73 a Parigi delibera di commettere un delitto per far parlare di sé, come nei giornali leggeva dei grandi malfattori; tenta un incendio, e, suo malgrado, non è creduto reo; maltratta la moglie che poi muore, e se ne denuncia l'autore, ma anche qui esce con sentenza di non farsi luogo; allora gli capita sottocchio il processo della vedova Gras, e, per imitarla, getta sul viso di uno che gli era amico, dell'acido nitrico: l'amico muore, ed egli non che nascondersi narra a tutti la sua bella azione; il dì dopo, corre a leggere il Petit Journal, che raccontava il triste fatto, si costituisce egli stesso alla questura, dove si appurò che le idee dei suoi delitti gli vennero in capo in grazia dei romanzi giudiziarii e dei fatti diversi dei giornali che erano la sola sua prediletta lettura.


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L'uomo delinquente in rapporto all'antropologia alla giurisprudenza ed alla psichiatria
(Cause e rimedi)
di Cesare Lombroso
Fratelli Bocca Editori Torino
1897 pagine 833

   





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