Così, mentre a Napoli se ne è notato solo il 30% e in Italia in genere il 48% (Costa, Relaz. statist., 1879, Genova, pag. 46), noi vediamo in Genova nel 1878 essersene avuto il 57%, in Venezia (Torti) il 53%, in Milano nel 1878 il 60% (Sighele, op. cit.).
Così si approfitterebbe di miglioramenti nella giustizia per migliorare la scelta dei magistrati?
CAPITOLO III.
Contro le influenze alcooliche.(263)
Gioverà, poi, molto a diminuire quella che vedemmo (pag. 97 e seg.) fra le cause precipue del crimine nelle grandi città(264), l'uso degli alcoolici, il tassarli con dazi elevati, che sarebbero ben più morali e salutari di quelli del sale e del macinato.
Mentre si aggravano le tasse sugli alcoolici si dovrebbe, come ben giustamente proponevano il Fiorelli e Magnan sgravare quelle dei coloniali, il the, il caffè, che hanno effetti opposti a quelle dell'alcool; nè si escluda, lo zuccaro, perchè il soddisfacimento che può portare al gusto in molte bevande può prevenire direttamente il ricorso agli alcoolici; e da questo lato l'Italia che va sempre più aggravandolo col solo pretesto che sia un cibo dei ricchi, mentre lo rende tale, favorisce indirettamente l'abuso degli alcoolici.
Sono, in vero, straordinari, e fino anche bizzarri, gli sforzi fatti in proposito dalle razze Anglo-Sassoni. Le società di temperanza istituite in Inghilterra e in America, non si ridussero ad un circolo di Arcadi, riuniti per far pompeggiare i proprii discorsi in armonica cadenza; ma sono così numerose, così attive e dispongono di così formidabili capitali da riescire una vera potenza; esse, in Inghilterra, nel 1867 salivano già a 3 milioni di membri, con tre giornali settimanali e tre mensili.
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