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      Io non ammetterei, quindi, i riformatorî se non per casi eccezionali quando vi si raccolgano pochi individui, divisi per classi, età, costumi, attitudini, moralità, con celle almeno per la notte, con una relativa libertà, senza nota di infamia; vorrei vi entrassero solo quelli che per la loro povertà non possono essere accolti nei collegi militari o di marina, e che ad ogni modo se ve li fan ricoverare i genitori ricchi pagassero una forte diaria proporzionata alle loro entrate; tutti dovrebbero esser sorvegliati uno per uno, e diretti da capi e maestri veramente adatti, che se ne facciano un apostolato. E piuttosto che i molteplici regolamenti inutili contro la fiumana del male, credo converrebbe studiare il modo di plasmare, scoprire tali uomini, e metterli a posto, quando si sieno trovati.
      Ma quando questi manchino, e quando i contatti fra le varie classi, pel troppo numero, non si possano più evitare, nè si possano impedire le frodi dei genitori, quando non si abbiano celle notturne per ciascun ricoverato, o officine d'arti o mestieri, come pur troppo è il caso in Italia, dove le finanze e le grettezze governative vi si opposero per anni(303), credo preferibile il consegnare i corrigendi a famiglie morali ed energiche, e allontanarli dai centri corruttori della capitale o dei capiluoghi.
      In mancanza di una propria famiglia che vi badi occorre un vero bagno morale in mezzo a famiglie oneste, in cui il piccolo reo non possa trovare un complice - mentre un luogo ove molti dei suoi simili sieno insieme, malgrado tutti gli inviti teorici e pratici alla onestà, sarà sempre per lui più una causa di pervertimento che di emenda; di più il derelitto si affeziona a poco a poco ai parenti adottivi, loro porta i suoi primi guadagni, e, generalmente, non lascia più la casa che lo ha raccolto, si trova così in un ambiente sano, stabile, sicuro, che lo indirizza al bene (Joly, Le Combat etc.


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L'uomo delinquente in rapporto all'antropologia alla giurisprudenza ed alla psichiatria
(Cause e rimedi)
di Cesare Lombroso
Fratelli Bocca Editori Torino
1897 pagine 833

   





Italia Joly Le Combat