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      Oltre, ed insieme alle graduazioni dovrebbesi cercare di attuare quello che, barbaramente, chiamerò l'individualizzamento della pena; si devono, cioè applicare speciali metodi di repressione e di occupazione, a seconda dei singoli individui, come usa il medico, che prescrive speciali norme dietetiche e terapeutiche, secondo i vari malati.
      Questo forma il segreto dei successi ottenuti in Sassonia (Zwickau), dove appunto si hanno carceri per vecchi, per giovani, per le pene gravi e per le leggiere, e dove, a seconda dei meriti di ogni singolo detenuto, si varia di vitto, di vestiario, di diminuzione nella pena. Ma ciò è attuabile pei soli criminaloidi in piccole carceri - e solo da direttori abilissimi; se no il premio della libertà è dato ai peggiori criminali che sono i migliori detenuti ossia i più ipocriti: non può lasciarsi nelle mani della miope burocrazia.
      Peculio. - Un'ultima riforma moralizzatrice suggerirono De Metz e Olivecrona, per prevenire la recidiva dei liberati: riguarda il peculio, che se lasciato loro nelle carceri facilita l'orgia, dato all'uscita forma il capitale del crimine; essi consigliano di farne deposito, come garanzia della loro moralità, e come forzato mezzo di risparmio, in mano ai corpi morali, ai comuni, ai padroni, onde furono accolti, che loro ne devono consegnare solo i frutti, ritenendoli indefinitivamente in caso di recidiva. In Belgio ed Olanda si ritengono 7/10 del prodotto ai condannati ai lavori forzati, 6/10 a quelli della reclusione, 5/10 alle carceri semplici; il resto è diviso in 2 parti, di cui metà si fruisce in carcere, l'altra fuori.


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L'uomo delinquente in rapporto all'antropologia alla giurisprudenza ed alla psichiatria
(Cause e rimedi)
di Cesare Lombroso
Fratelli Bocca Editori Torino
1897 pagine 833

   





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