Ora, nelle relazioni non ufficiali, - avendo le ufficiali interesse a nasconderci la verità, - noi vediamo un rifiorirvi del delitto in pieno giorno, al punto che gli uomini onesti, ed i funzionari stessi, che mandano al Governo i menzogneri rapporti, sono spesso le vittime di queste pretese pecore rientrate all'ovile.
Vediamo, p. es., come ce li dipinge un imparziale straniero, Thomas (Cannibals and convicts, 1886), de visu:
Non si può ideare a qual grado d'infamia essi siano giunti.
Nel 1884 si vide uno di questi delinquenti tentare di tagliar la gola alla sposa dopo 48 ore di matrimonio. Sorpreso, fuggì fra i selvaggi che lo fucilarono: ma essi stessi sono sovente le vittime di quei miserabili. L'impunità, l'indulgenza diedero luogo ad una vera anarchia, ad un vero inferno in terra
.
Secondo Mancelon (Les bagnes et la colonisation pénal, 1886) dei relegati condannati per ben tre volte a morte furono in seguito liberati. Una donna che aveva ucciso due bambini, e che fu in seguito graziata, più tardi ne uccise un altro.
Ecco come descriveva a Laurent un deportato uno di quei matrimoni che il governatore Pardon, nella relazione ufficiale (1891), ci dipinge con tanta ammirazione.
All'isola Nou (Laurent, Les habitués des prisons, 1890) assistetti ad una cerimonia curiosa; allo sposalizio di uno dei miei condetenuti. Il pretendente era un individuo condannato a 5 anni di lavori forzati, per assassinio: lo si mandò a far la scelta della sposa al convento di Bourail al Padoc, scelse una vecchia prostituta condannata a 8 anni di lavori forzati, per aver aiutato a derubare ed assassinare un uomo in casa sua.
| |
Governo Thomas Cannibals Mancelon Les Laurent Pardon Nou Laurent Les Bourail Padoc
|