Il matrimonio fu deciso. Dopo la messa, il prete parlò ai novelli sposi di perdono, di redenzione, dell'oblio delle offese, ma la sposa stizzita non cessava di ripetere in gergo: Ah! quanto ci annoia!
Seguì un banchetto molto inaffiato. Il testimonio bevette tanto alcool, che dormendo si lasciò prendere il portamonete: il marito pure era altrettanto ubbriaco, ed il mattino si svegliò anch'egli senza portafogli, con un occhio ammaccato e senza notizie della sposa che s'era assentata con un altro liberato fino al mattino: ma e' prese la cosa in buona parte e la trovò anzi naturale.
Quantunque maritata, colei divenne la concubina dei liberati e e dei carcerati stessi. Un giorno attirò in un locale appartato un arabo liberato che sapeva ricco, e il marito lo svaligiò e uccise a colpi di ascia. Ma la donna impaurita denunziò l'omicida che venne condannato a morte. Così finì questa coppia fortunata
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Leggesi nel Néo-Calédonien del 26 gennaio 1884:
Un rigenerato venne messo in concessione tempo fa, non si sa perchè, e fu autorizzato a sposare una giovane e bella donna la quale, da quanto pare, non fu abbastanza soddisfatta del nuovo sposo.
Quarant'otto ore dopo gli sponsali, questi venne arrestato alle 2 pom. mentre disponevasi a segare tranquillamente la gola alla giovane metà. L'arrivo degli agenti impedì che il delitto fosse commesso. Egli non subì che qualche giorno di detenzione, perchè essendo stato sorpreso mentre stava per commettere il reato sulla porta della casa di un funzionario, dal quale sua moglie veniva; la cosa fu soffocata e la giovane coppia fu rappattumata per ordine superiore.
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Néo-Calédonien
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