Sotto il coltello della ghigliottina si rise della giustizia.
Tirate giù", gridò con forza, quando era sotto la mannaia.
Chi, d'altronde potrebbe frenare questi depravati, allorchè si sono accorti che il bagno - questo spauracchio dei codici - non è che una facezia?
Il Consiglio di guerra si perde a condannare e ricondannare, e per l'eternità, dei miserabili già condannati a perpetuità. Si distribuiscono degli aumenti di 10, 20, 100 e 200 anni di bagno!
Si vedono a Noumea individui condannati tre volte a morte e graziati, ed in seguito lasciati in libertà per le vie.
Nel 1891 il Tribunale marittimo di Noumea condannò a morte un forzato chiamato Janicol, il quale, in seguito a condanne avute nella colonia, non sarebbe stato libero che l'anno 2036, vale a dire dopo 145 anni! La Macé, inviata alla Caledonia dopo aver uccisi i suoi due bimbi, si marita, ottiene una concessione di terreno ed uccide un nuovo fanciullo. Un antico fabbricante di stoviglie a Bourail, che fu condannato per stupro di una figlia maggiore, è raggiunto dalla moglie, dalla vittima e da un'altra figlia più giovane. Egli spinge la maggiore alla più bassa prostituzione, vi prepara l'altra minore, e continua il suo commercio florido di stovigliaio.
Le vittime sono i poveri sorveglianti. Il martirologio è lungo. Fra tanti citiamo Olivieri, Lavergne crivellato da colpi di coltello da un condannato vagabondo, malgrado tre condanne successive a vita (la vita del Lavergne venne giuocata all'écarté!!); Antonmarchi fu scannato durante il sonno, Taillandier, Salvadori, Collin, Paggi, Guillemaille, pugnalati colla moglie e coi figli; Gerbi tagliato a pezzi
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