Se non che questo provvedimento, oltre esser provvisorio, è pochissimo giustificato: che se il vantaggio del loro allontanamento è certo grande per i cittadini onesti (non però pei poveri loro ospiti, che corrompono, derubano ed infamano(326)), ben è impossibile il credere che serva per loro, che possa essere uno stimolo al loro ravvedimento od al lavoro. Come si può immaginare che all'isola Ventottene, che ha solo 60 salme di terreno coltivabile e 1000 abitanti, possano trovar lavoro 400 coatti che vi si trovano? e con che ponno lavorare attualmente 424 nell'isola Pantelleria e 408 a Tremiti? (Nicotera).
Infatti, nel 1852 erano 488 e nel 1874 erano 1488 sopra 3602 i coatti che si potevano occupare(327). Ma come immaginare che sapendo dover dimorare in un sito non più che da tre mesi ad un anno possano trovar gusto e modo ai lavori utili? E come credere che dopo un ozio completo passato in una specie d'impunità insieme ai più perversi, dopo un ozio favorito dalla magra pensione governativa, un uomo possa tornare più attivo in mezzo alla società donde fu espulso?
E però perchè restituirli? Se il loro primo invio non era giustificato che dal bisogno della sicurezza sociale, perchè non continuarlo? E se era ingiusto od inutile per sè, perchè decretarlo?
Ma quale miglioramento morale si può attendere da individui che sono raggruppati a centinaia sopra un piccolo spazio di terra e obbligati a convivere insieme oziando?
Il domicilio coatto diventa in questo modo l'occasione necessaria di future associazioni di malfattori, tanto più pericolose, in quanto che possono prendere forme di colleganze interprovinciali, rinsaldate dal comune vincolo degli odii, dei desiderii di vendetta, delle cupidigie, dei delitti.
| |
Ventottene Pantelleria Tremiti Nicotera
|