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      E che dire degli errori del giurì dipendenti perfino dal caso che nessuno potrebbe prevedere, come nel fatto accaduto del Galletti a Brescia (Rivista penale, 1874), in cui uno scarabocchio prodotto dall'inchiostro sopra il sì di un giurato fu causa dell'assoluzione completa di un uomo che doveva essere condannato a morte? Il semplice caso, oppure l'effetto diretto dell'ignoranza si sostituì ai pretesi criteri infallibili della giustizia.
      Nè ci si opponga per giustificare il giurì le necessità di ammodernare, come tante altre istituzioni, anche quella della giustizia; il giurì, che era rudimentalmente adottato ai tempi delle XII tavole(332) e delle gerichte germaniche, è tanto moderno quanto lo sono le cremazioni, pretese innovazioni dei pseudoigienisti moderni - e che erano già vecchie ai tempi di Omero! - Ed è altrettanto opportuno in pratica.
      Come! dirò col Mangano e col Vanzina: Credete non essere abbastanza garantiti, nelle trattazioni degli affari civili al disopra di 1500 lire, dai pretori, i quali sono sottoposti a tante altre giurisdizioni, che hanno fatto studi speciali, che devono dare un resoconto, una giustificazione della loro sentenza, che sono in somma specialisti e responsabili, e poi vi fidate del primo droghiere che in grazia del suo censo diventa giurato malgrado che voi ne ridereste se pretendesse ad essere vice-pretore! - Noi ci affaticammo tanto, appena fatti liberi, perchè i magistrati dovessero giustificare le loro sentenze ed in disteso e non darle come oracoli, o ciò malgrado che fino ad un certo punto ne li potesse giustificare il loro passato, i loro studi speciali, la loro competenza, l'appellabilità delle loro sentenze, e poi noi stessi crediamo di aver scoperto una nuova fonte di libertà e di giustizia permettendo che alcuni cittadini non esperti nè responsabili possano sentenziare con un semplice sì o no, a a guisa dei bimbi e dei despoti, senza rendere la più lieve ragione del loro operato, ordinando, per peggiore danno nostro, che questa inconsulta affermazione diventi irrevocabile e sacra quando si tratti del benessere de' rei, e solo appuntabile quando si tratti della loro pena.


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L'uomo delinquente in rapporto all'antropologia alla giurisprudenza ed alla psichiatria
(Cause e rimedi)
di Cesare Lombroso
Fratelli Bocca Editori Torino
1897 pagine 833

   





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