Il diritto di grazia, e sopratutto, come assai bene lo dimostrarono Mattirolo (Filosofia del diritto, 1871) ed Hello, quello dell'amnistia, che cancella ogni azione penale, che cioè ammette come non avvenuto l'avvenuto, sono un droit du cachet alla rovescia.
Il diritto di grazia è una delle molte contraddizioni del diritto criminale, moderno.
Un tale, dichiarato colpevole dalla legge, viene ad essere graziato da un'altra autorità estranea alla legge. Grazia vuol dire pietà, misericordia; ma come potete usarne voi con chi credete essenzialmente cattivo?
Essa è tutta poggiata alla supposizione che il diritto di punire stia tutto nella volontà di un reggente. - "Ma noi l'usiamo per temperare la giustizia, dice Friedreich, quando è troppo severa!" Ebbene, quando è tale non è veramente giusta e dovete cercare di mutarne i metodi.
Su 189 condanne capitali in Prussia, solo 6 furono eseguite. Non diventa in tal modo la grazia piuttosto la regola che l'eccezione? Non era meglio abolire la pena che lasciarla nel codice e poi non porla in pratica?
Ed invero, v'hanno casi nella vita giuridica, in cui la grazia è quasi un complemento della giustizia, e viene a correggere il rigore e l'inflessibilità di questa. Un individuo di vita proba e intemerata, il quale per uno strano accozzo di circostanze sia trascinato a commettere un reato, non è certamente da paragonare al volgare assassino, spinto al delitto dalla brama di ricchezze.
Mundorf, uomo onestissimo, uccise la moglie in un impeto di gelosia; si pentì subito: tentò uccidersi e confessò tutto; il giurì lo condannò a morte, ma chiese la grazia sovrana.
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