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      Munsterberg e Bigham da esperienze sull'influenza che esercita nella memoria la natura dell'organo sensorio che percepisce la impressione, conclusero che: la media degli errori è più forte per la serie auditiva che per la visuale: 31,6% nella prima e 20,5 nella seconda. La famosa oralità dunque è completamente contraria al progresso moderno, eppure si dà per uno dei cardini della giustizia(339).
      Non approviamo nemmeno l'idea di non ammettere per recidivo chi abbia commesso un nuovo reato di sangue, quando questo non siasi verificato quasi notabilmente, o quando sia stato commesso solo nella giovinezza: si tratta di constatare se vi è una maggiore o minore temibilità in certi individui che pure si devono rendere innocui; una volta che il legislatore non si sogna nemmeno che i caratteri antropologici e psicologici possano giovare in questo, che almeno tenga egli conto dei fatti constatati, e non ne faccia un inutile getto per obbedire a un principio teorico.
      Teorie sbagliate. - E non pochi giuristi, teorici, onesti tutti e certamente fra i più illuminati ed elevati negli studi scientifici, appunto per essere a giorno del movimento scientifico che si fa intorno all'argomento dell'uomo delinquente, senza averne potuto, però, per la mancanza di nozioni fisiologiche o di contatti diretti, andar fino al fondo, credendo di seguire l'andazzo moderno, hanno reputato che le novazioni antropologiche che dimostravano la maggior frequenza dei pazzi o dei deboli di mente, negl'imputati, la meno assoluta responsabilità di tutti, portasse per conseguenza la mitigazione nelle pene.


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L'uomo delinquente in rapporto all'antropologia alla giurisprudenza ed alla psichiatria
(Cause e rimedi)
di Cesare Lombroso
Fratelli Bocca Editori Torino
1897 pagine 833

   





Bigham