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      Le nozioni del danno sofferto dalla vittima e le cause che determinarono il delitto non sono in alcun modo computate (Ferrero).
      In breve, per un'incoerenza facile in questo genere di ufficio l'osservazione del fatto particolare scompare sotto la tesi psicologica, giuridica o filosofica che è caratteristica dei primitivi periodi della scienza e dei periodi di decadenza.
      Ma indipendentemente dai vizi dell'applicazione, una causa che ha deviato il diritto dall'esame della natura umana, è il fatto costante che le scienze, nel periodo d'infanzia e nel periodo di decadenza, abusano del metodo deduttivo sino all'assurdo. Come ha notato Lange, anche le scuole materialiste, che per la qualità degli studi erano più vicine alla natura, hanno cominciato con la deduzione: la fisica e la chimica consistevano, in principio, in una serie di deduzioni tratte a forza di logica da un principio stabilito con i processi intellettuali più diversi; e solamente più tardi si è capito che, per conoscere le leggi della natura, bisognava ragionar meno ed osservar più. Il ragionamento logico puro fu preferito, in principio, all'osservazione e all'esperienza, perchè è un processo psicologico meno faticoso, per il quale era necessaria la presenza nello spirito di un numero di elementi intellettuali più piccolo. Infatti, per dedurre una legge dall'osservazione di un gran numero di fatti, bisogna tener presente allo spirito questi fatti; trovarne le simiglianze e discernerne le differenze; mentre che per dedurre una conclusione da una premessa, basta un sillogismo, in cui è implicato un numero di stati di coscienza ben minore(341).


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L'uomo delinquente in rapporto all'antropologia alla giurisprudenza ed alla psichiatria
(Cause e rimedi)
di Cesare Lombroso
Fratelli Bocca Editori Torino
1897 pagine 833

   





Ferrero Lange