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      L'impiego quindi della logica pura è l'effetto di un arresto ideo-emozionale; che come è proprio dell'infanzia, ritorna nei periodi di vecchiaia della scienza, per la nota legge della degenerazione e dell'atavismo. Che cosa è difatto la scienza medievale se non una invasione della sottigliezza greca nei campi che il pensiero antico aveva saputo mettere sotto il metodo dell'osservazione? Così l'assolutismo del metodo deduttivo nella scienza giuridica è un segno di vecchiaia; e la legge dell'arresto ideo-emotivo ci spiega perchè così spesso il diritto dei popoli barbari, o molto rozzi, si distingue per un certo realismo pieno di buon senso, in confronto alle sottigliezze logiche, meravigliose ma assurde, del diritto dei popoli più civili
      (342); e perchè, quindi, le scoperte dell'antropologia criminale si trovino più spesso d'accordo colle loro istituzioni ed intuizioni, per es. nell'importanza data alla fisionomia dei criminali per decidere sulla loro perversità che non con quelle dei più civili.
     
     
     
     
      PARTE IIISINTESI ED APPLICAZIONI PENALI
     
     
      CAPITOLO I.
     
      L'atavismo e l'epilessia nel delitto, e nella pena.
     
      Dopo quanto qui esponemmo chiara risulta l'inanità del vecchio edificio criminologico.
      Abbiamo potuto sostituirgli un edificio più saldo nelle sue basi?
      Se l'orgoglio per un lavoro lungamente faticato non ci accieca, crediamo di sì.
      E prima di tutto non può rimaner dubbio che assai più del delitto in astratto si debba per ben difendercene studiare il delinquente, che quando è atavico - reo-nato - presenta in una proporzione che va fino al 35% molti caratteri diversi dal normale.


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L'uomo delinquente in rapporto all'antropologia alla giurisprudenza ed alla psichiatria
(Cause e rimedi)
di Cesare Lombroso
Fratelli Bocca Editori Torino
1897 pagine 833