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      Quindi si è presentato spontaneo il problema della sostituzione di altri mezzi repressivi per le condanne per reati leggieri: e dai teorici e dai legislatori si sono escogitati od applicati: gli arresti in casa, la cauzione, l'ammonizione giudiziaria, l'ammenda, il lavoro coatto senza carcerazione, l'esilio locale, le pene corporali: studiamoli.
      Pene corporali. Sequestro in casa. - È utile per quanto sia conciliabile colla nostra civiltà, e con le sue non sempre fruttuose delicatezze, sostituire al carcere le pene corporali, come il digiuno, la doccia (in Inghilterra e Norvegia si ristabilì, or ora, la sferza pei piccoli reati, e il Tissot la trova utile), perchè non costose e più graduabili, ed il lavoro coatto.
      E così pure l'arresto, il sequestro nel proprio domicilio (che è già applicato nel militare), od in una sala del comune.
      Multe. Ammende. - Ma la multa, l'ammenda appare dopo la pena corporale la più proporzionata o graduabile delle pene, e la più utile quando sia resa seria dalla fideiussione, come che, elevandosi per rendersi più sensibile, in ragione della ricchezza, potrebbe contribuire a scemare le enormi spese giudiziarie, e colpendo il reo più moderno, il truffatore, e il reo ricco che più sfugge alla pena, nel punto più vulnerabile, in quello per cui più spesso pencolano al male, e attingendo alla fonte stessa del reato il mezzo di indennizzare la vittima, riescirebbe, forse, anche un vero mezzo preventivo, tanto più che noi vidimo come la quota relativamente maggiore dei rei (Vol.


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L'uomo delinquente in rapporto all'antropologia alla giurisprudenza ed alla psichiatria
(Cause e rimedi)
di Cesare Lombroso
Fratelli Bocca Editori Torino
1897 pagine 833

   





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