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      Che se, come pur troppo si usa (art. 823 Cod. Proc. Pen.), tengansi isolati e incatenati nelle celle, non riescono pił di noia ad alcuno, ma per l'inerzia, pel vitto che s'assottiglia a chi non lavora, per la scarsa luce, si fanno idremici, scorbutici, quando colla violenza non abbreviino ancor pił presto la triste loro vita.
      D'altra parte, l'invio loro ai manicomī č seguito da altri malanni. I nostri manicomī sono spesso mal sicuri: sprovvisti, molti, di celle di forza e perfino di celle d'isolamento: e so di un alienista che avendole reclamate pel Manicomio di Torino fu tacciato di intemperante. D'altronde essi vi portano tutti i vizī delle classi immorali d'onde sortirono; continui vociferatori ed attaccabrighe, pieni di una morbosa idea di se medesimi, si mostrano scontenti sempre del trattamento dell'asilo, e reclamano come un favore il ritorno alla prigione; si fanno apostoli di sodomie, di fughe, di ribellioni, di furti a danno dello stabilimento e degli ammalati stessi, a cui coi loro modi osceni e selvaggi, e colla triste nomea che li precede, destano spesso paura e ribrezzo, come li desta nei congiunti il sapere accomunati con essi i propri cari. Chi non sentirebbe orrore di avere avuto un figlio compagno nel dormitorio con Boggia?
      Quegli altri alienati, poi, che non hanno, nč ebbero le prave tendenze abituali di questi, che non passarono nei delitti la vita, ma che furono o sono vittime di un impulso delittuoso, isolato, spuntato in una data epoca dell'esistenza, benchč non destino il ribrezzo dei primi, non ne sono meno pericolosi; essi non possono, spesso, contenersi dal compiere quegli atti feroci cui li spinge una crudele natura; feriscono, incendiano; superano, per la maggior lucidezza di mente, quanti ostacoli voi loro frapponiate.


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L'uomo delinquente in rapporto all'antropologia alla giurisprudenza ed alla psichiatria
(Cause e rimedi)
di Cesare Lombroso
Fratelli Bocca Editori Torino
1897 pagine 833

   





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