!!), tre volte ricoverato in manicomio, parecchie volte processato per oscenità commesse sotto scusa di un certo suo apostolato ginnastico; eletto sindaco, vociava tutto il dì, riempiva le pareti di enormi proclami umanitario-ginnastici, finchè, divenendo furioso, fu trasportato prima a Mazas, poi a Bicêtre, ove, certo in un lucido intervallo, domandò: Pourquoi les autres me viennent-ils pas? detto che è la più chiara dimostrazione del nostro asserto.
Un ex frate C..., anch'esso affetto da demenza paralitica, evaso da Bicêtre, fu, insieme ad un suo fratello, pur alienato, il capo dei torbidi comunali di S. Etienne. Anche gli orrori dell'89 ebbero spesso a movente deliri di monomaniaci omicidi, come Marat e la Terroigne; il marchese di Sade era presidente della sezione delle Picche.
E noi Italiani, se pensiamo agli orrori che la paura del colèra provocò nell'Italia del sud, e ai torbidi suscitati nell'Emilia dal macinato, nei quali, secondo uno studio accuratissimo dello Zani, appunto presero parte sette alienati(377), dovremmo dubitare anche noi, che, continuando a lasciare in libertà certe specie di alienati, potremmo vedere per opera loro turbata la nostra ammirabile calma, quando si presentasse uno di quegli avvenimenti atti a commuovere le fantasie popolari e a dar corpo a quelle molecole di sedizioso fermento, che sono i pazzi criminali.
E solo l'istituzione di un manicomio criminale giuridicamente riconosciuto, e non sgusciante tra le maglie del codice sotto falsi nomi, mi pare capace di far cessare quell'eterno conflitto colla giustizia e colla sicurezza sociale, che si rinnova ogni giorno, quando si tratta di giudicare quegl'infelici, che non si può o non si sa precisare se veramente furono spinti al delinquere da un impulso morboso o da perversità dell'animo loro.
| |
Mazas Bicêtre Pourquoi Bicêtre S. Etienne Marat Terroigne Sade Picche Italiani Italia Emilia Zani
|