).
Quanto al danno immediato causato dall'infanticidio, esso consiste nella soppressione di una esistenza che è così minacciata per la frequenza dei nati-morti illegittimi e per la grande mortalità che colpisce più tardi il trovatello e così minacciosa per l'infamia che porta a questa da non potersi in nessun modo avvicinare al danno del comune omicidio.
Sarà poi appena necessario avvertire che la pena carceraria avrebbe l'immancabile effetto di depravar la donna totalmente e di toglierle colle abitudini del lavoro domestico il mezzo di riabilitarsi, una volta espiata la pena (Balestrini, op. cit.). - E d'altronde posta a base della pena la temibilità sociale essa manca nella infanticida che è per solito una rea d'occasione e di passione, di raro recidiva; quindi qui la riprensione giudiziaria con malleveria e cauzione basterebbe senz'altro.
Con questa mitezza nelle repressioni delle ree poi noi preveniamo quelle decisioni che paiono così ingiuste dei nostri giurati, se si confrontino alle condanne per uomini; ricordiamo che su 100 giudicati di ambo i sessi in Italia si ebbero 34 donne prosciolte per 31 uomini, alle Corti d'assise 31 donne prosciolte per 19 uomini, nel tribunale 8 donne per 6 uomini (v. s. Cap. XIV).
Età. Giovinezza. - Ancor meno è indicato il carcere per la prima giovinezza. Qui abbiam veduto come occorra il baliatico presso famiglia morale colla suggestione così potente in quell'età di persone autorevoli ed oneste, lo stimolo della vanità, dell'emulazione, dei trattamenti blandi e benevoli, ma che spingano a un'attività continua nel senso che più soddisfaccia il fanciullo, e lo sottragga alle tendenze criminose e sopratutto all'ozio.
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