Tale è la serie dei salvati che mi presentarono i delegati della Salvation Army e tali sono queste storie che mi forniva il Barnardo ricontrollate dalla fotografia (Vedi Atlante) che ci dimostra il cambiamento non solo psichico ma obbiettivo del criminale diventato veramente un altro uomo.
Villiee Bender, p. es. ha per madre una lavandaia, ma senza mezzi, con tre figli di cui uno fu imprigionato e la madre era nella più grande disperazione e apprensione che il fratello ne seguisse l'esempio. Egli aveva, infatti, già cominciato ad associarsi la notte ad una banda di pessimi soggetti, ed era evidente che gli soprastava una vita di crimine. Siccome in questo caso non si trattava di una così squallida miseria come nei casi ordinarii, io fui, scrive Barnardo, un certo tempo incerto sulla accettazione, ma infine mi decisi ad ammetterlo. Fu mandato al Canadà nel 1886 e collocato presso un fattore, con alloggio, vestito e 50 dollari all'anno. Ho sempre avuto regolari lettere e notizie di lui sempre più soddisfacenti: egli conseguì un certificato di buona condotta nella scuola. Egli ha fatto grandi progressi nel lavoro della fattoria e pare completamente felice. Ha maniere cortesi, è preciso e sincero nell'adempimento de' suoi doveri ed è ritenuto dal padrone come una persona a cui si può aver piena fiducia.
Iole (Tav. XCI, n. 7), un ragazzo di 15 anni fece egli stesso la domanda d'ammissione. Sua madre era morta di cancro nell'infermeria dell'ospedale tre anni prima. Il padre, pigro e ubbriacone, ammalato di consunzione negligeva e disertava la famiglia ed era ogni tanto carcerato.
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