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      - Quanto in questi casi possa giovare l'antropologia criminale lo mostrarono alcuni recenti processi in cui essa fece capolino per quanto troppo timidamente.
      È noto che mediante l'abilità del prof. Bianchi, il prete Palmeggiano, accusato di ferite contro il Conti, risultò innocente e l'accusa del Conti una calunnia: qui le stigmate isteriche, i grandi accessi ipnotici, l'abuso delle lettere che è così speciale agli isterici, furono la guida psichiatrica ed antropologica che condusse il Bianchi allo inaspettato risultato(415).
      Viceversa abbiamo veduto che i caratteri del tipo criminale, gli antecedenti criminali ed isterici della Zerbini, mostrarono chiaramente al Ceneri come le sue accuse contro il Pallotti che n'era immune fossero complete calunnie, e come essa sola fosse l'autrice dell'assassinio Coltelli(416); e così venne liberato un innocente e punita od almeno tentato di punire una colpevole.
      Vediamo ora con altri casi pratici fino a qual punto si possano trovare delle applicazioni analoghe.
      Bersone Pietro, d'anni 37, notissimo ladro, era stato arrestato per sospetto di un audacissimo furto di 20.000 lire, in ferrovia. In carcere si finse alienato pretendendo essere avvelenato. Intanto si ebbero prove di molti altri furti, essendogli in una perquisizione trovata una quantità di portafogli e passaporti, per es., di certo Torelli. Alto m. 1,80, pesante kg. 77, presenta larga capacità cranica, 1589; indice cefalico 77; fisonomia fiera, con capelli brizzolati, mandibola voluminosa; torace ampio; muscoli ben nutriti; forza notevole col dinamometro, kg.


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L'uomo delinquente in rapporto all'antropologia alla giurisprudenza ed alla psichiatria
(Cause e rimedi)
di Cesare Lombroso
Fratelli Bocca Editori Torino
1897 pagine 833

   





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