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      Alto 1,73; a 50 anni pesava 74,5 chilogr.; capelli e barba abbondante; capacità cranica c. c. 1576; indice cranico 84; nessuna anomalia della faccia, salvo la mascella un po' più voluminosa. Tatto finissimo, 1,1 a destra; 1,0 a sinistra; 0,5 alla lingua; sensibilità elettrica generale 50 e 51 e dolorifica 30 a destra e 35 a sinistra; normale; ignora il gergo; non è religioso nè cinico: non si occupa di politica, ma è in quello stato di indifferenza in cui si trova la maggior parte degli uomini del ceto medio.
      Ama il lavoro, che fu il suo unico sollievo in quei suoi lunghi anni di bagno penale, ove tenne una condotta esemplare, e non vi ebbe, dice, mai dispiaceri; salvo il dolore dell'ingiusta condanna, e della lontananza dei suoi congiunti.
      Non ha vizi, né s'ubbriacò mai; da giovane anzi non beveva vino.
      Si era ammogliato a 19 anni senza prima aver mai toccato donne.
      Dei suoi parenti nessuno fu pazzo nè delinquente.
      I suoi vicini, i suoi superiori, dai quali io attinsi poi informazioni, lo dichiarano un tipo di onestà.
      Ed io mentre lo esaminavo senza ancor nulla saperne, dissi agli studenti: "Se non fosse stato condannato in vita, questo rappresenterebbe per me il vero tipo medio onesto". E fu allora che con una tranquilla reazione quell'infelice, disse: Ma, io sono onesto e lo posso dimostrare; e mise a mia disposizione numerosi documenti della sua perfetta onestà: dichiare di direttori di bagni che lo hanno trovato un lavoratore modello; dichiare dei veri autori della grassazione, dei reclusi Foresta, Burzio che escludono davanti al pretore la sua correità, ecc.


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L'uomo delinquente in rapporto all'antropologia alla giurisprudenza ed alla psichiatria
(Cause e rimedi)
di Cesare Lombroso
Fratelli Bocca Editori Torino
1897 pagine 833

   





Foresta Burzio