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      Per di più la stessa vertebra appariva incompletamente sviluppata sulla linea mediana, onde, al posto del tubercolo posteriore, vedevasi un'interruzione completa per il tratto di quasi mezzo centimetro. Vi era anche un'anomalia numerica vertebrale rarissima per eccesso di una vertebra cervicale.
      In tutti i casi meno uno le superficie delle cavità glenoidee degli atlanti accennavano più o meno profondamente a duplicità e il loro grande diametro era sempre maggiore della media dei normali.
      Nella faccia interna delle masse laterali trovò sempre bene sviluppato il tubercolo d'inserzione del legamento trasverso, dietro cui mancò solo due volte (a sinistra) la fossetta vascolare.
      In 3 individui, uno omicida ed uno ladro, a destra, ed in un complice d'omicidio, a sinistra (18%), trovò un ponte osseo (rappresentato normalmente da un semplice nastrino fibroso) steso tra l'estremità posteriore della massa laterale e l'arco posteriore dell'atlante, sì da convertire in un vero canale la incavatura più o meno profonda, che accoglie l'arteria vertebrale: in molti altri atlanti vi erano poi degli accenni a questo anomalia sotto forma di piccole apofisi puntute staccantisi dalla massa laterale e dall'arco posteriore.
      Un'analoga anomalia fu trovato in un grassatore, cioè una laminetta ossea completa e robusta che si stende dal margine esterno della cavità glenoidea alla metà posteriore dell'apice dell'apofisi trasversa, anomalia di cui p. es. il Poirier non riscontrò che 2 casi sopra 500 normali: anch'essa delimita un canale attraverso cui passava l'arteria vertebrale.


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L'uomo delinquente in rapporto all'antropologia alla giurisprudenza ed alla psichiatria
(Cause e rimedi)
di Cesare Lombroso
Fratelli Bocca Editori Torino
1897 pagine 833

   





Poirier