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      Dice di non poter star fermo e di non amare che mangiare, bere e divertirsi e di odiare il lavoro.
     
     
     
      Eredità ed Atavismo.
     
     
      Criminalità nei fanciulli e nei selvaggi.
     
     
      1. - Il dott. Rinieri De Rocchi(478) potè costruire l'albero genealogico di una famiglia d'agricoltori toscani. Il capo stipite della famiglia (tre generazioni precedenti l'attuale) era un truffatore: dei suoi 5 figli il 3° era epilettico, mancino e di straordinaria forza muscolare: in due nipoti ex fratre, in un nipote figlio della sorella, e in un figlio di un suo nipote vi è pure epilessia: e forse le tendenze criminose del vecchio stipite truffatore non vi sono estranee. Vi è inoltre rachitismo ed un'enorme impulsività psichica e facilità alle risse ed ai ferimenti.
      2. Degenerazione psichica, criminalità e mortalità da alcoolismo(479). - Da padre alcoolista, gottoso ed ottuso di mente e da madre pure alcoolista e sofferente di calcoli vescicali, nacquero 7 figli: due figlie ebeti, un'altra pazza, degente in manicomio, una quarta maritata, dapprima meno imbecille ma ora con fisonomia semi-imbecille e un fanciullo infermiccio e malsano; un fratello alcoolista, gottoso; un altro fratello semi-imbecille operato già da fanciullo di calcolo vescicale; finalmente uno, squilibrato di mente e criminale. Egli ha ferito dei garzoni della sua fabbrica, suo padre e sua madre, e commesso continue stranezze, è mancante di affettività, di carattere instabile, ha cambiato quattro mestieri e finì ozioso e vagabondo; è impulsivo ma docile e completamente amnesico.


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L'uomo delinquente in rapporto all'antropologia alla giurisprudenza ed alla psichiatria
(Cause e rimedi)
di Cesare Lombroso
Fratelli Bocca Editori Torino
1897 pagine 833

   





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