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      Gli è che in tutte le razze vi hanno differenze individuali, singolari, differenze che molte volte si ereditano, molte volte si suppongono per abitudine ereditate, se anche nol sono; e dappertutto vediamo uomini che tentano superare gli altri, e schiavi che lor lambono piedi, e pochi impotenti che invano protestano.
      Che se in Perù e nell'Africa voi vedete genti credere alle divinazioni dai visceri delle vittime sparate e dai sogni, ed adorare le pietre, i serpi, gli astri ed i fulmini, al modo dei nostri antichi Etruschi, li Caldei, voi ve lo spiegate senza ricorrere ad una origine commune, coll'osservare come dappertutto vi hanno genti che adorano perchè temono, o perchè non comprendono, o perchè sperano di poter conseguire una cosa, solo poichè molto la desiderano.
      Una ragione, finalmente, suprema s'aggiunge a spiegare tutte le analogie fra i popoli più disparati, e specialmente quelle che corrono fra i nostri proavi e i selvaggi attuali. Il popolo, anche il più grande, prima di toccare la vetta della civiltà, più o men lentamente percorse i varj stadj in cui s'arrestarono, un dopo l'altro, i popoli inferiori; e in quegli stadj ne divise gli errori, i pregiudizj, il linguaggio, le forme: nello stesso modo il gigantesco pachiderma, che fa tremare la terra sotto il peso delle sue membra, arieggiava, in una data epoca della vita fetale, il più umile dei rettili e dei molluschi.
     
     
      LETTURA QUARTADifferenze morali delle razze. - Origini della lingua e della scrittura. - Usi e costumi.


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L’uomo bianco e l’uomo di colore.
Letture su l'origine e la varietà delle razze umane
di Cesare Lombroso
Editore Fratelli Bocca
1892 pagine 251

   





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