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      Tuttavia, anche nel mondo morale, l'uniformità non è così completa, che tra le razze bianche e le colorate non si possano sorprendere delle differenze, almeno tanto spiccate, come nel mondo anatomico. Tutti sanno i viaggiatori come la sensibilità pei dolori nei Negri e nei selvaggi d'America è così torpida, che si videro i primi segarsi, ridendo, la mano, per isfugire al lavoro, ed i secondi lasciarsi abbruciare a lento fuoco, cantando allegramente le lodi della propria tribù. Nelle iniziazioni, all'epoca della virilità, í giovani selvaggi d'America si sottopongono, senza lamento, a tali crudeli torture che farebbero morire un Europeo: si appendono, p. e., con uncini per le carni al soffitto col capo all'ingiù in mezzo a dense colonne di fumo. A questa insensibilità si devono i dolorosi tatuaggi che pochi Europei potrebbero sopportare, e l'uso di tagliarsi le labra o le dita, o cavarsi i denti nelle cerimonie funebri.
      Anche la sensibilità morale sembra in essi attutita e qualche volta spenta.
      I Cesari della razza gialla si chiamano Tamerlani: i loro monumenti sono piramidi di teste umane seccate. Innanzi ai supplizj chinesi (9), variati secondo l'età, il sesso e il grado della persona, impallidirebbero Dionigi e Nerone.
      Il N. Zelandese ha nel suo vocabolario una parola, una orribile parola, che vuol dire tradotta Uccidere un bimbo nelle viscere della madre, e poi mangiarlo. Mangiar l'occhio e il cervello del nemico è rito religioso in Oceania.
      La forza essendo il solo diritto, la sola virtù delle razze colorate, i ragazzi mostruosi, o malsani, o solo anche se troppo numerosi, vengono uccisi dal Chinese, dal Maori e dal Siamese; la povera donna diventa una schiava, spregiata, in mano del maschio, che l'obliga a lavori gravissimi in Africa ed Oceania, la storpia nella China, nella Nuova Zelanda la batte e ferisce, peggio che da noi non si usi con le bestie da soma, e le concede un alimento inferiore e diverso del proprio; nei Samojedi essa perde persino il nome proprio di cui pure è largo il marito alle sue renni (Pallas).


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L’uomo bianco e l’uomo di colore.
Letture su l'origine e la varietà delle razze umane
di Cesare Lombroso
Editore Fratelli Bocca
1892 pagine 251

   





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