- Tali erano pure i nodi o quipui dei Peruviani. - Alcune tribù però giunsero a qualcosa di meno imperfetto, e che s'avvicina ai nostri rebus: per esempio, i Mayo di America, per significare un medico, dipingono un uomo con un'erba in mano e due ali ai piedi: chiara allusione alla sua pur troppo forzata abitudine di accelerare il passo e trovarsi dappertutto lo si richieda; per esprimere la notte dipingono un cerchio con piedi umani o un sole coperto di croci; per indicare la pioggia dipingono un secchio (V. Bollaert, Paleographie of Amer. 1865, Londra). Altri selvaggi, volendo dimostrare, in un'istanza porta al presidente della republica, quanta concordia di sentimenti e di idee li collegasse al loro capo, disegnarono gli animali che simboleggiavano lo stemma delle principali famiglie, uniti da un filo che passa pel cuore e per l'occhio di ciascuno, e va a far capo all'occhio ed al cuore del duce.
Così gli antichi Chinesi per esprimere malizia disegnavano tre donne, per significare luce il sole e la luna, e un orecchio in mezzo a due porte per il verbo ascoltare.
Questa rozza scrittura ci rivela che i tropi retorici, di cui mena tanti trionfi il pedante, sono espressioni della povertà e non della ricchezza dell'intelletto; difatti si vedono spesseggiare nei parlari degli idioti e dei sordo-muti educati.
Dopo aver adottato per molto tempo questo sistema, alcune razze più incivilite, come le chinesi e messicane, fecero un passo più innanzi: quelle figure, più o meno pittoresche, se le catalogarono, e giunsero a formare delle combinazioni ingegnose, che, senza rappresentare direttamente l'idea, pure ne suscitavano indirettamente la reminiscenza, come nelle sciarade.
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