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      Il Governo, sotto nome di monarchia o di republica, è sempre invece un'anarchia feroce di tribù africane, con un titolo più o meno pomposamente europeo.
      Soulouque vi avea fondato un'academia, ad imitazione dell'Istituto di Francia; ma i membri di questa erano assai poco forti nell'alfabeto, e basti sapere che il capolavoro letterario di quel consesso si risolve in questi proverbj:
      Coulove qui voule vive,
      Li pas pomenè un gara chimin.
      Serpe che vuol vivere,
      Non passeggi per grandi sentieri.
      Capaud pas gagne chemise,
      On voule poté caleçons.
      Rospo che non potea guadagnar camicie,
      Volea portar calzoni,
      Sac qui vide pas connait ete debout,
      per dire:
      Un sac qui est vide ne peut pas rester debout.
     
      Come ben mostrano questi prodotti letterarj, la stessa parola francese, passando per le laringi africane, perdette la r; e la lingua vi lasciò tutte le conjugazioni, gli articoli ecc., che esprimono le cento movenze del pensiero europeo: è diventata, anch'essa, una lingua africana con un assai leggiero straterello di vernice francese.
      Tuttociò dimostrerebbe che l'azione del clima e delle circostanze è ben poca in confronto di quella dell'eredità.
      D'altronde qual difficoltà presenta l'ipotesi di parecchi Adami contemporanei? Che uno stesso conato della natura abbia fatto, cioè, sorgere in varj punti la pianta uomo, riuscita poi differente secondo il diverso cielo o terreno che le servì di placenta o di culla, a guisa del cedro, albero gigantesco nel Libano, e gracile virgulto al piede dell'Alpi.


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L’uomo bianco e l’uomo di colore.
Letture su l'origine e la varietà delle razze umane
di Cesare Lombroso
Editore Fratelli Bocca
1892 pagine 251

   





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