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Anche nell'Auvergne, in Francia, non è molto, osservava il Duranti come gli abitanti delle terre silicie e cristalline e coltivate a segale, di Segala, sono magri, piccoli, deboli; a scheletro sottile, a testa grossa, a denti cariati; furbi, vivaci d'intelletto mentre i borghigiani di Caux, pure della stessa razza e regione, ma abitanti un suolo calcare, sono atletici, robusti, poco intelligenti; e le pecore e i buoi, che pur provengono da un medesimo ceppo da Aubrac, a Segala si mostrati deboli e piccoli, grossi e robusti a Caux (Tremaux Orig. des Trasformat. de l'homme 1865 Bullet de la Soc. d'Anthrop. 1868.)
[vedi figura - Cranj Calmuchi.]
Di più noi sappiamo da Ward e da Stanhope-Smith, che il Negro trasportato in America perde alquanto del suo prognatismo: il cranio diviene più sottile e meno allungato, i capelli gli riescono meno crespi, le labra meno spesse, il naso più diritto; e alla faccia e alle orecchie la cute va perdendo della sua nerezza. In Africa stessa, nelle terre ricche di calce, il Negro ha una cute meno oscura (Livingstone).
Beddoe osservò che in Inghilterra e Germania i campagnuoli hanno il capello più biondo e l'iride, più chiara dei cittadini.
Quanto all'azione dell'alimento e delle occupazioni speciali, non conveniamo noi tutti, che le trasformazioni degli animali domestici solo a quella si debbano?
Il classico onagro, questo fratello generoso del cavallo, passando dalle libere steppe dell'Asia nelle stalle del troppo economo contadino europeo, sotto la sferza e la magra dieta divenne il meschino e proverbiale asinello.
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