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      E perchè gli Ebrei, nell'oasis di Waregh, al 32° lat. Sud, presentano la cute dei Neri e la fisionomia dei Bianchi (19), ed in Abissinia il naso schiacciato, il labro grosso, il prognatismo e persino la capigliatura lanosa dei Negri, e insieme una pelle chiara quasi come la nostra (20)?
      Si asserì in coro da quasi tutti gli statisti d'Europa, che l'Ebreo offre un numero di maschi maggiore, una mortalità assai minore del cristiano dello stesso paese di Germania (21), di Francia e di Ungheria. Ma uno studio accurato sugli Ebrei di Verona, mi dimostrava che la differenza è pochissima; e dipende tutta da ciò che gli statisti non si erano preoccupati della fittizia mancanza di illegitimi ebrei che vanno a disperdersi nelle ruote catoliche, e dell'aumento fittizio di mortalità che l'istituzione dei brefotrofi, e, fino ad un certo punto, degli ospitali, mette tutto sugli omeri della popolazione catolica, mentre esso invece dovrebbe dividersi colla giudaica (22).
      Questa stessa ragione e la scarsezza apparente e fittizia di illegitimi ebrei spiega la maggior copia dei figli maschi ebrei in Prussia e Francia (120 per 100), sapendosi che l'eccesso dei maschi si nota più frequente nei parti legitimi.
      Veniamo alle qualità morali. Molte delle qualità e dei vizj del moderno Ebreo si trovano accennate, in germe, nell'antica sua storia, per esempio: la tenacia portata alle volte fino all'ostinazione e l'amore vivissimo della patria, di cui, tanto nei tempi addietro come tuttora, diedero magnanime prove; e più ancora l'avarizia, l'avidità dell'oro, la credulità teologica, la fede esaggerata nelle tradizioni per strane e bizzarre che fossero, la tendenza alle associazioni, l'astuzia e la finezza: doti per le quali toccarono sì alto nel mondo commerciale (23). L'incapacità loro per le arti plastiche è in essi, come in tutti i Semiti, così inveterata, che si travede dalle rigide leggi iconoclastiche della Biblia.


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L’uomo bianco e l’uomo di colore.
Letture su l'origine e la varietà delle razze umane
di Cesare Lombroso
Editore Fratelli Bocca
1892 pagine 251

   





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