L'amore della famiglia, che nelle razze europee va sempre più intepidendo, in loro divenne gigante; l'inerzia proverbiale nell'Asiatico, la sua completa indifferenza per quanto non tocchi il suo oro o il suo Dio, la ignoranza che ne deriva, scomparvero, dando luogo ad una attività febrile ed instancabile non solo nella paziente e tenace bisogna dei commercj, ma in tutti i rami dell'umana operosità. Così eccelsero nella politica Abrabanel, ecc.; nella dialettica Spinoza, nell'ironia Heine, nel giornalismo Yung, Weill ecc.; nella musica Meyerbeer, Halevy, Choen; in Germania i più illustri medici o fisiologi, Casper, Hirsch, Schiff, Valentia, Cohnbeim, Traube, Fraenkel, naquero ebrei. Insomma, proporzionatamente al numero, essi, al confronto dei concittadini non semiti, offersero una serie almeno uguale, se non forse maggiore, di produttori intellettuali; e si noti anche in quelle scienze cui la razza semitica (24) si mostrò, sempre, prima, inadatta, come, per esempio, nelle scienze esatte. Solo nelle arti plastiche e nelle mecaniche non diedero alcun uomo di vaglia.
Essi dunque non solo sorpassarono il livello inferiore della razza semita, cui è negato di attingere alla coppa intellettuale della razza bianca più oltre della lirica e dell'epopea: ma si elevarono qualche volta al di sopra degli Arj; sempre procedettero loro pari. Ecco dunque un'altra razza che sotto i nostri occhi, pur conservando in parte il tipo primitivo, monta a gradi superiori dell'origine sua, e si trasforma.
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