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      Un chimpanzè, preso da tosse, fu curato con delle pastine dolci; guarito, fingea spesso la tosse per ottenere le chicche. Un altro fu visto medicare le proprie ferite con zolle di terra, mentre i compagni faceano baldoria in frotte di venti, quaranta, urlando, e battendo un albero cori bastoni a mo' di tamburo.
      Appena una nuova scimia entra nelle gabbie dei giardini zoologici, le compagne ne esaminano i muscoli ed i denti, divaricandone le labra, per vedere se sia il caso di rispettarla, o se la si possa impunemente maltrattare; guai alle scimie piccole, deboli, dai denti corti o tentennanti, se non trovino dei proiettori nei cinocefali (Fig. 28) e nei papioni, che con bonomia superba! amano proteggere e careggiare i piccini anche delle specie più disparate.
      [vedi figura - Cinocefalo madaride.]
      Il scimione che ha denti più robusti e più lunghi è leccato, adulato, accarezzato dai più deboli; e gli omaggi si estendono anche alla sua prole, per quanto brutta e rachitica. Un sayou, scappato dalla gabbia, chiuse i catenacci della porta d'entrata del suo corridojo, e poi si nascose in un armadio di cui tolse la chiave. Un orango, che aveva l'abitudine di aprire la porta della sua stanza all'ora del desinare, per giugnere alla toppa si arrampicava su di una corda: un corno il guardiano, per impedirgliene l'accesso, fece tre nodi alla corda; l'orango li seppe disfare tutti e tre. Un altro seppe scernere, per ischiavare la serratura, fra un mazzo di quindici chiavi, quella proprio che gli era necessaria; privato finalmente anche del mazzo, imaginò di giovarsi di un frammento dì ferro a guisa di leva.


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L’uomo bianco e l’uomo di colore.
Letture su l'origine e la varietà delle razze umane
di Cesare Lombroso
Editore Fratelli Bocca
1892 pagine 251

   





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