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      Ciò ci dimostra quanto errano coloro, che, fondandosi sulle variazioni offerte da certe tribù, vorrebbero far dei Neri dell'Indostan meridionale e della Melanesia una razza diversa dalla nera africana: e pure se colà si trovan Negri co'l capello crespo e liscio e con la pelle poco oscura, se ne trovano anche di lanuti fino nel pelo come i Tasmani, e come i Munda dell'India; e d'altronde anche nell'Africa vedemmo il Bambara, l'Obbos, per esempio, presentare quei caratteri che si vollero proprj degli Australiani, e che sono invece i gradini di passaggio alle razze superiori semitiche o gialle.
      E qui riesce preziosa un'osservazione di Haran che avrebbe notato le variazioni semitiche e mongoloidi fino nelle stesse tribù nere dei Nord-Australiani. - È incredibile, dice egli, come differiscano gli uni dagli altri: alcuni se non avessero i capelli lisci, sembrerebbero Neri Africani; altri s'avvicinano ai Malesi; un piccolo numero s'assomiglia perfino agli Arabi ed agli Ebrei, specialmente pe'l naso ricurvo. (Somerset. Capo-York, 1869. London).
      Alcuni tipi gialli dell'Australia sono dunque, probabilmente, trasformazioni progressive dei veri tipi negri, che si conservarono tali là dove le circostanze permasero immutate, come nei terreni primitivi, miasmatici, e nelle vallate o nelle isole remote. Qualcosa di simile a quest'influenza conservatrice del tipo melanico nei terreni malsani ed insulari, ce l'offrono le nostre terre di Calabria, di Sardegna, ove le tracce del tipo melanico si sono singolarmente conservate sia per l'isolamento dai commercj sociali, o pe'l calore del clima, o pe'i molti miasmi, o per la ricchezza di schisti cristallini; un altro esempio, benchè meno chiaro, ce ne porgono le nostre stesse terre dell'Italia Settentrionale, dove il miasma tellurico-gozzigeno, misto alle volte appunto anche al palustre, mentre provoca il cretinesimo e il gozzo (44), imprime a molte popolazioni delle vallate un tipo affatto diverso dall'etnico, e che s'avvicina al melanico: cute scura, naso schiacciato, capelli corti, prognatismo, labra spesse, denti incisivi prominenti, orecchie e braccia lunghe.


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L’uomo bianco e l’uomo di colore.
Letture su l'origine e la varietà delle razze umane
di Cesare Lombroso
Editore Fratelli Bocca
1892 pagine 251

   





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