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      La semplicità grammaticale, la ricchezza dei vocaboli onomatopeici, automatici ed interjettivi di molte lingue polinesiche e australiane, che ci pajono alle volte cinguettìo da bambini (48), le consonanti chiocchianti di alcune altre che ricordano ancora i gridi delle scimie hylobate, il minuto frazionamento di queste lingue, cospirano nell'attestarci la grande antichità dei popoli che le usarono; ci fan assistere quasi al primo spuntare della favella sul labro dell'uomo, come la semplicità e la rozzezza dei loro strumenti e costumi ci evocano l'imagine dei nostri selvaggi proavi.
      L'antichità dell'uomo melanico è tale, che si può far rimontare la data della sua comparsa nel mondo all'epoca terziaria, e forse più in là.
      Si potrà, infatti, trovar ardita l'ipotesi dei moderni geografi, che suppongono, suffulti dall'analogia delle faune e dei terreni e dalla ricchezza degli isolotti e scogli intermedj, l'Africa del sud congiunta un tempo all'Indostan e all'Australia, e questa all'America per un altro continente di cui l'isole polinesiche conserverebbero la traccia; ma quanto all'ammettere la unione dell'Indostan con le Isole Sumatra, Java, Borneo, con le Celebi, con le Moluche, con la penisola di Siam, con la N. Guinea ecc., qui il fatto è dimostrato dalla commune fauna e dalla geologia, e quel che più monta dall'idrografia.
      Noi non possiam con certezza asserire che l'uomo indo-australo e l'africano sieno usciti da un medesimo nido; ma questo a noi poco importa.
      Siccome in ambedue i continenti abondano, in un dato punto (precisamente nella zona equatoriale), quegli animali che furono i predecessori e forse i progenitori dell'uomo, così possiamo supporlo nato contemporaneamente in ambedue i siti: e forse esso spuntava prima o coetaneo nell'Europa, la cui fauna e temperatura assomigliava allora tanto all'africana del sud, e che ricchissima era allora di piteci (mesopitechi, pliopiteco, monspelanus, inuus oeocenus ecc.


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L’uomo bianco e l’uomo di colore.
Letture su l'origine e la varietà delle razze umane
di Cesare Lombroso
Editore Fratelli Bocca
1892 pagine 251

   





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