).
Ma, sia che da varj nidi o da un solo, certo i primi uomini si andarono formando sopra un unico tipo, il melanico, - e certo prima o durante l'epoca terziaria, 1 epoca che ci offre in Europa ed in Asia più frequenti quelle tante forme intermediarie fossili di scimie e contemporanee ad esse le prime tracce della nostra esistenza, l'epoca durante la quale si svolse lentamente quell'abbassamento indo-australe che isolava tanta parte di popolazione melanica.
Questa immensa antichità del Melanico, che sorpassa le centinaja di migliaja d'anni (49), giova a spiegarci la esistenza di strati umani al di sotto delle popolazioni selvaggie della Melanesia e della Patagonia, e ci dà ragione degli avanzi di quelle stirpi potenti che seminarono di monumenti primitivi, megalitici, l'Africa, l'America, l'Asia del Nord e qualche isola oceanica, e di cui si spense ogni ricordanza; essa ci spiega quella lenta trasformazione sua in giallo, in semita ed in bianco, che in pochi secoli riuscirebbe impossibile.
Noi accennammo più sopra come questa metamorfosi debba aver ricevuto impulso dalle grandi vicende telluriche, le quali restrinsero al Mediterraneo l'immenso mare che dal Sahara si estendeva al Caspio, al mar Nero; è infatti ammesso ormai che l'aumento di tanta superficie evaporante, il mancarne tanta di irradiante (50) causò un notevole abbassarsi della temperatura: di questo avvenimento, di questa, come fu detta con una frase forse esaggerata, epoca glaciale, restarono le tracce nei ghiacciaj delle nostre Alpi e nella fauna e flora dei nostri terreni, che, da meridionali che erano, come il dimostrano i fossili avanzi, si fecero forse più nordici che nol siano tuttora; e come si mutò la flora e la fauna, così è naturale che debba essersi mutata quella parte di fauna che è l'antropologica.
| |
Europa Asia Melanico Melanesia Patagonia Africa America Asia Nord Mediterraneo Sahara Caspio Nero Alpi
|