Il fatto della maggior frequenza nell'antichità e in una delle razze inferiori, l'americana, insieme a quella nei pazzi e nei criminali, mostrerebbe come i pretesi segni di degenerazione sono in fondo quasi sempre atavismi, e completerebbe per il delitto la dimostrazione già datane colla maggior frequenza dei seni frontali, mandibola voluminosa, suture semplici, fronte sfuggente ecc.
La singolare frequenza di quell'anomalia nella razza americana mentre, per quanto almeno si sa, nella razza gialla assai poco si constaterebbe, prova come se le due stirpi, in origine, sono una sola, esse si divisero in un tempo straordinariamente remoto, tanto più che vi s'aggiunge l'altra anomalia dell'osso Incas. Forse vi contribuirono in parte le deformazioni artificiali così frequenti specialmente negli Aymara e nei Peruviani che ci dànno dei crani veri tubulari che non sembrano appartenere a razza umana. E qui mi giova notare come su 4 crani deformati di Aymara e di Peruviani Ti-ticaca tre avessero la fossetta, come abbiamo notato la coincidenza dell'osso peruviano una volta in codesti Peruviani, tre volte negli Egiziani e due volte insieme alla fusione dell'atlante coll'osso occipitale.
E qui poi giova ricordare l'altro fatto singolare che volendo studiare la diffusione dell'osso Incas, massime se incompleto nelle varie razze, vi troviamo una curiosissima analogia colla diffusione della nostra fossetta; vale a dire proporzioni minime della Tasmania ed Australia; scarsissime della Melanesia e Polinesia, molto scarse pure in Europa ed anche nei Mongoli e Negri; mentre vi ha enorme frequenza negli Americani (61).
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