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      È noto, infatti, come negli Ottentotti e probabilmente anche in altre genti che popolano quelle regioni (Fritsch) questo tessuto sià abbondantissimo in modo da produrre delle rughe precoci nei giovani, e da mostrare lo scroto, la clitoride e le grandi labbra mostruosamente voluminose. Strano è, poi, il rapido crescere e decrescere del grasso, secondo il cibo, in costoro; in buone circostanze anche il maschio presenta una quantità di grasso enorme che si localizza ai fianchi, dando una lontana analogia colla steatopigia della femmina. Nella pubertà e colla fame questo grasso si perde, ma poi ritorna col lauto cibo (Fritsch, o.c., pagina 288). Una nuova prova di ciò è che i Boschimani, i quali non hanno la tendenza ad ingrassare dei vicini Ottentotti, nè hanno la loro ricchezza di connettivo, non hanno più, malgrado la somiglianza, il loro cuscinetto adiposo (Id.).
      Questa ricchezza di connettivo e di adipe, se è grande in quelle parti del corpo ove non è ordinariamente così abbondante nelle altre razze, tanto più deve esserlo in quelle regioni dove è già in tutte le razze umane molto copiosa; e in quel sesso, e in quella razza, dove in grazia delle abitudini speciali quella regione fu assoggettata ad una pressione ed irritazione maggiore.
      È naturalissimo che in una razza, dove il grasso tende a formarsi più rapidamente per tutto il corpo, la continuata pressione in una data regione ve l'abbia fatto accumulare maggiormente, così da foggiarsi quasi ad organo nuovo e trasmettersi coll'eredità, grazie ai vantaggi pedagogici (mi si scusi la nuova e più letterale applicazione della parola) che ne ricavano le povere madri.


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L’uomo bianco e l’uomo di colore.
Letture su l'origine e la varietà delle razze umane
di Cesare Lombroso
Editore Fratelli Bocca
1892 pagine 251

   





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