13° Il camello ha, nella gobba, più lungo il pelo, così che, quando nelle lunghe astinenze quella s'accascia e scompare, esso ne designa il sito. Analogamente accade nel rapporto del 18% nei facchini.
Una delle più spiccate differenze del camello dal lama, che consiste nell'altezza maggior delle nevrapofisi dorsali, coincide con quanto si osserva nei nostri facchini nel rapp. del 50 p. 100.
Che se il lama non ha la gobba, e l'ha il camello, ciò potrebbe anche spiegarsi colla diversa latitudine, men calda, in cui il primo si trova, e colla diversa bardatura, trovandosi appunto i Zebù, i buoi coi lipoma, solo, nei paesi caldi.
14° Una prova bellissima ne dà il fatto, che il Mahari, il quale non serve più al trasporto di pesi ma solo alla corsa e al più alla cavalcatura e si dice più veloce del cavallo e che possa percorrere 60 leghe al giorno e resistervi vario tempo, ha così piccola la protuberanza dorsale, che quasi non oltrepassa il garrese, per cui gli Arabi lo chiamano camello senza gobba (Lombardiní, Ricerche sul cammello, Pisa 1879, pag. 25).
15° Per la stessa ragione, una varietà che si disse selvaggia, ma, che più probabilmente si deve dire rinselvatichita, di camelli, ha piccolissime le gobbe; e si noti, anche i ginocchi anteriori senza callosità appunto per la causa medesima (Lombardini, pag. 179).
16° Si obbietta: "Ma il cavallo, che pur porta pesi da tanto tempo, non ha nessun lipoma".
Ricordiamo che la paleontologia e l'anatomia e la areteologia ci mostrano nel camello un animale immensamente più antico del cavallo, che rimonta, come animale domestico, ad una età storica relativamente moderna.
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