Pagina (143/251)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      4° Può avere servito a questa trasformazione, come per le pecore a coda grassa, la selezione umana poiché la gobba contiene da 40 a 50 libbre di grasso buono a mangiarsi (Buffon, op. cit.) e perché serviva come di basto naturale pei carichi.
      Il Darwin (pag. 557, op. cit.), ci ha mostrato quanto specialmente nei buoi abbia contribuita la selezione artificiale, uccidendosi nell'Affrica centrale il bue che colla coda tocca il suolo; rifiutandosi dai Damaros la carne di bue macchiato; preferendosi nei tempi antichi in Inghilterra le vacche bianche con orecchie rosse alle oscure e nere che valevano un quarto di meno; conservandosi con immensa cura nell'America la razza niata che è una razza di buoi mostruosi.
      5° Nè si opponga, con Darwin, alla derivazione del Zebù dal bue, la sua straordinaria piccolezza della statura, e la forma delle corna e il numero minore delle vertebre sacrali e delle coste, poichè, come si sa, vi hanno pure buoi di origine taurina a statura nana e senza corna, e se i Zebù, in genere, sono piccolissimi, nel Sudan sono di statura doppia e di volume decuplo dell'indiano; e noi sappiamo quanta è la variazione delle ossa in animali che sono certo analoghi fra loro, come i cani, cavalli e negli stessi buoi, che, secondo F. Cuvier, in alcune razze inglesi mostrerebbero una variante notevole di vertebre caudali. Il cavallo attuale ha 18 coste, pure ai tempi di Rig-Veda pare ne avesse 17 (Darwin), e vi hanno cani con 5 dita posteriori e un quarto osso cuneiforme. Mentre il maiale comune ha 22 vertebre, l'inglese ne ha 26 e l'africano 24 (Darwin, op. cit., pag.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

L’uomo bianco e l’uomo di colore.
Letture su l'origine e la varietà delle razze umane
di Cesare Lombroso
Editore Fratelli Bocca
1892 pagine 251

   





Buffon Darwin Affrica Damaros Inghilterra America Darwin Zebù Zebù Sudan Cuvier Rig-Veda Darwin Darwin