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      Altrettanto rinvenne il Valenti in quella sua bella monografia sul microcefalo romano.
      Lo stesso dicasi della saldatura delle suture. Tutte le suture nel primo caso sono ancora aperte, anche la sfeno-basilare, che nei crani dei microcefali di Vogt e Mantegazza trovasi saldata; eppure non si trattava di un individuo giovanissimo. Nel 4° caso vi era ancora una traccia della sutura coronaria all'esterno, e la sutura squamosa del temporale era aperta. Solo nel 9° caso vi era completa saldatura di tutte le suture, il che coincideva coll'ispessimento enorme delle ossa: eppure qui la microcefalia era in grado ben inferiore che non in tutti gli altri, era piuttosto acquisita che congenita. Anche il Valenti ebbe a rinvenire aperte quasi tutte le suture, ad eccezione invece della squamosa. Quanto siamo lungi dai microcefali di Baillarger, in cui a 4 anni le suture erano saldate non solo, ma sormontate, nella lambdoidea e medio-frontale da una vera crosta ossea, analoga a quella delle scimmie invecchiate!
      Questa contraddizione infirma la teoria di Virchow ecc., che la microcefalia derivi sempre da una chiusura precoce delle suture. E da quale altra causa possa derivare la microcefalia, ben ce lo mostrano le storie del Conti e della Martinetti.
      Il lettore si ricorderà quella strana asimmetria delle orecchie e della faccia riscontrata nel Conti. Lasciando stare il fatto che la madre racconta di avere veduto durante la sua gravidanza calare un fendente sul capo del marito (fatto curioso certo, quasi che nel corpo del figlio si fosse plasmata ed eternata l'imagine orrenda onde fu colpita la madre), ad ogni modo è fuor di dubbio che una apoplessia dell'emisfero sinistro attaccò il feto in quell'epoca, solo modo di spiegarci quella paralisi del 7°, che ancora si nota nella guancia destra, e le atrofie e asimmetrie del capo e dell'orecchio.


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L’uomo bianco e l’uomo di colore.
Letture su l'origine e la varietà delle razze umane
di Cesare Lombroso
Editore Fratelli Bocca
1892 pagine 251

   





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